LE SCATOLE DELLA PACE

In cammino… per colorare la pace – Diario di un pellegrinaggio   

La mattina di martedì 12 aprile si respirava un grande entusiasmo nel nostro cortile. Con tutte le 10 classi della scuola Primaria Maria Ausiliatrice, ci siamo radunati brevemente per invocare la protezione dei santi, come i “veri pellegrini” sanno fare, e ci siamo messi in cammino.

Avevamo una meta precisa: arrivare alla sede del Cardinale Matteo Zuppi, il nostro vescovo di Bologna, per incontrarlo e consegnare il nostro impegno di questo tempo per i bambini dell’Ucraina e i nonni soli.

L’iniziativa “adotta un nonno” – le scarole della pace – promossa da ufficio scuola della Diocesi e Acli è stata immediatamente presa sul serio dai bimbi che hanno iniziato a fare domande e ad entrare subito in azione, portando sorprese e oggetti di ogni genere, acquistati con le loro “paghette” o realizzati dalla loro fantasia: un vocabolario in lingua ucraina costruito da un ragazzo di V, alcune lettere a Papa Francesco e ai capi delle nazioni dei ragazzi di IV, la scatola di burattini della prima Primaria con le indicazioni in lingua, alcuni libri, quaderni, colori, giochi, pupazzi, messaggi…

Sembrava quasi che attraverso queste piccole attività vedessero concretizzato il loro desiderio di cancellare la guerra e costruire davvero qualcosa per la pace.

In questo periodo di preparazione ci ha colpito anche una testimonianza, quella di una donna, Shamsia Hassani, classe 1988, prima street artist afgana, che racconta attraverso le sue rappresentazioni il dramma dell’Afganistan e, parlando del suo lavoro in una intervista, dice “Voglio colorare i brutti ricordi della guerra e se coloro questi brutti ricordi, allora cancello la guerra dalla mente delle persone. Voglio rendere l’Afganistan famoso per la sua arte, non per la sua guerra”.

Anche noi abbiamo voluto colorare il mondo con il nostro entusiasmo, con la nostra creatività, con il nostro pensare agli altri soprattutto in quelle zone del mondo in cui c’è violenza, mancanza di diritti, guerra…

E’ stata tanto grande la sorpresa per noi suore, per le maestre e gli educatori che è nata l’idea di far portare direttamente in Diocesi quanto avevamo realizzato e chi, meglio del nostro Cardinale, avrebbe potuto riceverle per farne dono a chi sta arrivando nella nostra città, dopo aver affrontato il dramma umanitario che da un po’ di tempo tutti abbiamo sotto gli occhi.

Con noi sono venuti anche alcuni bimbi con le loro mamme che sono arrivati da poche settimane in Italia. Il loro sorriso esprimeva molto di più delle parole che ancora non riescono a pronunciare o che noi non riusciamo a capire.

Sul percorso, lungo via Indipendenza, abbiamo incontrato tante persone che camminavano velocemente prese dai loro impegni: molte di loro tuttavia erano interessate al nostro pellegrinaggio, o perlomeno ci guardavano in modo interrogativo. Anche noi, lungo la strada ci siamo sentiti parte di un mondo più grande, parte di un popolo in cammino e in buona compagnia – sicuramente la compagnia di Gesù – ma anche la sintonia con chi, ogni giorno, si mette in gioco, per rendere più bella la nostra casa comune. Con le scatole che abbiamo realizzato, il nostro cammino è stato leggero, non appesantito da altre cose: “piedi per terra e sguardo al Cielo” come diceva don Bosco!

Il nostro vescovo Matteo è stato speciale! Ci ha fatto sentire a casa e ha saputo regalarci lo “spirito di famiglia” che caratterizza anche il nostro ambiente salesiano. Ora anche i nostri bimbi lo conoscono un po’ di più e possono sentire di più quanto sia bello fare parte della Chiesa, la grande famiglia dei figli di Dio.

Il nostro impegno non si ferma qui…

Ogni giorno continua la nostra preghiera per la pace. A mezzogiorno sono i bambini stessi a interrompere la maestra: “è l’ora dell’Ave Maria per la pace”. E quell’Ave Maria ci rassicura, ci fa pensare che Maria Ausiliatrice tiene tutti sotto il suo manto. Continua soprattutto il nostro impegno a fare spazio nella nostra scuola a quanti stanno arrivando…

Sr Luisa Menozzi, Figlia di Maria Ausiliatrice